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martedì 4 novembre 2008

Leggende antiche legate ad un "sasso"
















Questo testo relativo ad una leggenda popolare lucchese, è tratto da un interessante sito( http://sacrumluce.sns.it ) che tratta del culto mariano a Lucca. La leggenda che segue, ci lega ad un 'altra sempre relativa ad un sasso scagliato contro un'immagine religiosa che ho casualmente scoperto passeggiando per Pisa e che narrerò dopo questo primo testo introduttivo.

La Madonna del Sasso

Un´antichissima leggenda racconta di un soldato che in preda alla rabbia per aver perso nel gioco delle carte, bestemmiando, lanciò un sasso contro un´immagine della Madonna L´affresco, definito come bizantino nelle fonti antiche ma attribuibile al XIII secolo, si trovava nel posto di guardia situato nei pressi del teatro romano, vicino alla antica chiesa di S. Salvatore in Muro . La Vergine con un gesto sollecito, spostò il Bambino Gesù, che sorreggeva sul lato destro, dalla parte opposta e immediatamente si aprì una voragine che inghiottì l´empio giocatore: quanti erano accorsi, richiamati dal compagno di gioco impressionato per l´accaduto, videro che dalla spalla della Madonna, colpita dal sasso, fuoriuscivano gocce di sangue.
I Padri agostiniani, che dal 1332 ebbero la cura della chiesa di S. Salvatore in Muro reintitolata a S. Agostino, incrementarono la devozione nei confronti della prodigiosa immagine. Essa fu ospitata dal 1369 in una apposita cappella, commissionata dalla nobile famiglia dei Boccella i quali ne mantennero la cura nei secoli seguenti come testimoniano i lavori di abbellimento e ampliamento finanziati da Francesco Boccella nel XVII secolo.
Diverse pratiche di pietà, nel tempo, caratterizzarono il culto della Madonna del Sasso, tra cui la celebrazione di una S. Messa solenne nel giorno di Sabato, una processione con la reliquia del Sangue di Maria, e il canto delle Litanie Lauretane la sera dopo Compieta.
Il 30 aprile 1690 l´effigie fu solennemente incoronata da un delegato del Capitolo Vaticano. Dopo tale celebrazione, alle cui spese contribuì il Senato della Repubblica che prese parte in forma ufficiale anche alla cerimonia, la devozione verso l´immagine si diffuse oltre che a Lucca, in altre parti della Diocesi.
A Pescaglia ad esempio secolo è venerata dalla fine del XVII la Madonna delle Solca , così detta dal nome della località dove sorge il santuario dedicato a questa copia della Madonna del Sasso, dipinta nel 1644 e donata dal Padre Agostiniano Angelo Bartelloni, nativo di Pescaglia, oggi conservata nella chiesa parrocchiale di S. Pietro e Paolo.

A Pisa invece, in fondo a via San Martino, nel canto di un vicolo si trova invece una edicola votiva con al centro un crocifisso. Sotto, una lapide ricorda un avvenimento miracoloso di tutto rispetto. "Una mano empia" aveva scagliato un sasso control'immagine sacra ed il sasso....era rimaso sospeso in aria per un tempo indefinito senza colpire il bersaglio. Lo stesso sasso lo si può notare accanto al crocifisso in questione dentro l'edicola ( vedi foto ). Il fatto sorprende ancor di più quando si nota la data dell'evento, e cioè nella prima metà dell'800 poco prima dei moti iniziali per l'unità d'Italia.
G.

venerdì 10 ottobre 2008

La "curtis regia" longobarda a Lucca ? Forse l'abbiamo trovata !




Da un argomento leggero (ricetta) ad uno più serio(storia e archeologia).
Lo so che una foto con quattro pietre squadrate una su l'altra dicono poco e sono bruttine anche da vedere; ma se il luogo è piazza S. Giusto a Lucca la cosa cambia. E si, perchè proprio a due passi dal palazzo Gigli, sede della Cassa di Risparmio di Lucca, e l'omonima chiesa, nella sostituzione dell'ennesimo tubo rotto, sono emerse le pietre in questione. Qui sorgeva, secondo gli storici, l'antica curtis regia longobarda, sede anche della zecca che coniò il famoso tremisse d'oro, moneta lucchese. Si capisce quindi che ogni sassolino o coccio che emerge dal fango potrebbe datare questi pietroni.
Intervistata dal sottoscritto, l'archeologa di turno ( che ormai è quasi un amica visto che tutte le volte che ci incontriamo in situazioni simili le rompo le scatole con una valanga di domande) mi ha detto che c'è poco da sbilanciarsi. Questa affermazione nasce dal fatto che, secondo Ciampoltrini ispettore della soprintendenza archeologica locale, l'area di piazza San Giusto è stata scavata e modificata a causa della messa in opera di fognature ottocentesche. E sia pure, ma quelle pietre squadrate poste così in bell'ordine una sopra l'altra a me fanno pensare a fondamenta di un edificio. Posso anche sbagliarmi, ma ormai di scavi ne ho visti un bel pò. Comunque vedremo. Vi è un altra cosa che può risultare interessante. La stratificazione della pavimentazione stradale. Sarebbe interessante capire, anche grazie a questo scavo, le tecniche e le datazioni della pavimentazione della città di Lucca nei vari periodi storici.
Se potrò, aggiornerò queste "news" con altre foto e altre notizie (sempre che interessi a qualcuno, si intende !).

Gabriele

sabato 4 ottobre 2008

Armati a Lucca











Comincio a credere che questo blog sia veramente utile per molte cose , ma sopratutto per me stesso. Mi chiarisce molte idee confuse su cose e persone e mi pone di fronte a piccoli quesiti che normalmente sono portato a sorvolare.
Per esempio mi sono chiesto: quante raffigurazioni monumentali di uomini armati, (siano esse statue celebrative, affreschi, o dipinti di eventi storici) si possono vedere nei luoghi pubblici di Lucca ?
Pochi. Pochissimi poi quelli di epoca medioevale. Vorrei ora qui ricordarli anche con foto, nella speranza che, dimenticandone forse alcuni, qualche lettore mi aiuti a ricordare.
La prima immagine che mi ha dato lo spunto per questo articolo, è quella che si trova nel primo altare a destra, in un interessante affresco, nella chiesa di Santa Maria Bianca o foris portam. Chiesa che potete vedere in foto nell'articolo "Il nome di Dio nelle 99 chiese di Lucca".
Sono solo pochi lacerti stratificati nel tempo di affreschi che fanno riferimento ad un altare privato dove l'immagine di riferimento è Maria. A lato di questa però, si vede chiaramente un cavaliere medioevale armato con la figura di San Giovanni che gli tiene il capo in segno di protezione.
Nella cattedrale, in facciata, si trova poi la statua equestre del cavaliere Martino con la sua spada. Pur non essendo una scena prettamente militare, la spada c'è, e questa è una delle prime rappresentazioni monumentali di cavaliere a cavallo eseguita nal XIII secolo, dopo l'epoca romana.
Altri armati con scudi e cotte li troviamo a poca distanza da Martino nei girali decorativi delle colonnine laterali nel pilastro destro della loggia della cattedrale.
Presochè della stessa epoca, ma con qualità e drammaticità scultoree decisamente superiori, sono i cavalieri "egiziani" del rilievo del fonte con storie di Mosè di San Frediano.
Esisteva in città, nel canto di Pozzotorelli, un altro affresco monumentale celebrativo, l'unico del genere a Lucca sullo stile dei fiorentini di Santa Maria del Fiore, che rappresentava probabilmente Francesco Sforza. Questo cavaliere di ventura infatti, aveva avuto un ruolo fondamentale sotto l'aspetto militare per Lucca con il suo intervento armato nel XV sec. nell'intervento contro i fiornetini che assediavano la città. I termini però di queste vicende storiche non mi sono ben chiare e vorrei approfondirle in altra sede. Testimonianza comunque di questo affresco, si trova negli stalli lignei ora conservati presso il museo nazionale di Villa Guinigi, compiuti dai fratelli Pucci. Su questi stalli si legga il recente libro di Silva "Immagini del potere, il potere delle immagini". E' interessante inltre notare alcuni graffiti con uomini e cavalieri armati. Quello che si vede in questo articolo si trova nello stesso pilastro della cattedrale prima citato, sul fianco sinistro. Come si nota dal copricapo l'immagine è del XV secolo.
Altro graffito è il celeberrimo (almeno per me) Turchio Pauli, raffigurato nella seconda colonna della navata sinistra della chiesa di San Michele.
Fatta questa scarrellata di immagini, notiamo che sono veramente poche se pensiamo che Lucca, come le altre città toscane, ha avuto nel passato ragioni valide per esaltare le proprie virtù militari e ha contato non poche battagle alle quali hanno partecipato i suoi cittadini. Sembra quasi che dal pacifico rinascimento lucchese in poi, la distruzione di antichi intonaci abbia forse voluto significare una "dannazio memoriae" di quei tormentati e dolorosi tempi che portarono non solo gloria ma anche lutti, sofferenze e carestie.

Gabriele C.

giovedì 18 settembre 2008

Comune di Lucca e turismo. Un problema che si protrae da anni


Se dovessi andare a ritroso con la mia memoria nel tempo sino ai primi degli anni '90,faccio fatica a ricordare una amministrazione comunale lucchese, di un qualsiasi schieramento politico, che sia riuscita con serietà ed efficacia ad impostare una politica turistica locale duratura. Ricordo solo in maniera confusa una serie di faccie di vari assessori, più o meno competenti o interessati alla materia, che si sono alternati sulla stessa poltrona. Ogni volta un giro di valzer. Sorrisi, promesse di facilitare l'attività degli operatori turistici (guide turistiche comprese), qualche mese in carica e ... cambio ! Altro giro altro valzer. E via a rispiegare da capo al prossimo di turno chi siamo e cosa facciamo e cosa vorremmo fare !
Appare evidente, almeno ai miei occhi, che un serio imprenditore turistico locale, a questo punto non debba cercare nè l'appoggio, ne il consenso dell'aministrazione locale di turno per svolgere la propria attività. La cosìdetta concertazione fra questa istituzione e gli imprenditori turistici, non esite nè può esistere.
Chiaccherando con un amico ristoratore ( abile, propositivo e intelligente ) che ha capito da tempo l'importanza del turismo a Lucca, mi dichiarava determinato che "...Non dovremmo essere noi a correre dietro agli assessori chiedendo, ma loro a corre dietro a noi offrendo..." .
Saggie parole di chi ha compreso come le dinamiche del turismo siano talmente veloci che la burocrazia e gli inciuci politici di chi gestisce la cosa pubblica, non potranno mai soddifare le nostre esigenze. Il Comune di Lucca vissuto quindi come un problema ed un ostacolo e non un volano in grado di aiutare gli operatori.
Un esempio attuale? Itinera. Nata e imposta come Consorzio, poi osteggiato da molti , si è rivelata non solo un peso economico in deficit per la comunità lucchese, ma oggi che non è ne carne ne pesce (Ufficio informazioni con scarso materiale ? Noleggio biciclette ? Agenzia turistica ? Operatore turistico ? Organizzatore di eventi ?) addirittura si pone come un concorrente con la maglietta del comune a chi opera in tutte queste attività con serietà e professionalità da tempo.
E' giusto ? E' corretto ? Non credo ! E chi gestisce alla data odierna tutto questo ?
Il sindaco Favilla. Vi immaginate cosa ne capisce il sindaco delle dinamiche del turismo incoming ?
Lasciamo perdere e rimbocchiamoci le maniche.
G.