lunedì 28 aprile 2008

Come la pensano le guide turistiche locali sul turismo a Lucca


Come dirigenti dell'Associazione Guide Turistiche della provincia di Lucca A.G.T. , abbiamo letto gli interventi apparsi in questi giorni sul Tirreno riguardo alla polemica sul turismo a Lucca.
Di solito non siamo soliti intervenire sulle pagine di un quotidiano locale, come invece troppo spesso fanno altre categorie direttamente o indirettamente legate al turismo.
Tuttavia crediamo sia giusto a questo punto esprimere la nostra opinione in merito, anche perchè crediamo che i tempi siano maturi per farlo.
Crediamo di averne il diritto, dato che siamo stati i primi a occuparci di turismo incoming a Lucca. Le cooperative Turislucca e La Giunchiglia operano infatti con le loro guide professioniste dal 1984.
Anni nei quali, lo vogliamo ricordare, nessuno in questa città sapeva cosa fosse un turista in visita al centro storico e cosa volesse dire "turismo incoming".
Siamo stati i primi a far promozione su Lucca e sul suo territorio, attirando turisti nazionali ed esteri in un tempo in cui i tour operators stentavano a trovare Lucca sulla carta geografica della Toscana.
Da quei giorni abbiamo visto saltare sul carro del turismo uno dopo l'altro diversi personaggi e categorie .
E' stato facile per tutti, anche per noi, una volta mostrato l'appeal di questa bella città d'arte e tradizioni, attirare turisti "di qualità" che a loro volta hanno fatto da cassa di risonanza per richiamare altri turisti (si appia che quest'anno siamo riusciti ad esempio , dopo due anni di tentativi, a far soggiornare a Lucca per i prossimi due anni gli ex studenti ,oggi affermati professionisti, delle più importanti università americane).
Tutti del resto hanno fatto bene la loro parte: Gli enti pubblici locali hanno restaurato i più importanti immobili cittadini curando anche l'immagine della città, l'Apt ha fatto uno buona promozione, i pochi albergatori di un tempo ora si sono moltlipicati con piccole strutture di buona qualità, i ristoratori anche essi aumentati nel numero, hanno offerto il meglio che il nostro territorio potesse offrire in qualità e tradizione, ed infine i commercianti del centro storico hanno capito l'importanza economica del turista in visita alla città.
Crediamo però che sia finito o stia per finire il tempo delle salsicce, tarallucci e vino, buoni per attirare i turisti a Lucca.
Il turismo, in un territorio ed una città come la nostra, ha bisogno di superare questa fase di indubbio successo iniziale, mantenedolo oltre che con il progressivo aumento della professionalità dei suoi operatori, sopratutto fidelizzando e selezionando la clientela. Come?
Grazie a due piani paralleli e compatibili:
1) Sul piano sociale, urbanistico e architettonico salvaguardando il commercio di tradizione, aumentando i residenti nel centro storico e bloccando la costruzione edilizia selvaggia che sta cancellando la zona sub urbana e la campagna lucchese.
2) Il secondo piano è legato a eventi culturali con la C maiuscola e all'economia fieristica ( molto più difficili da progettare e promuovere che una pur interessante ed utile fiera dell'olio).
In merito all' economia fieristica non esprimiamo opinioni in quanto non competenti.
Per quanto riguarda invece la cultura, esprimiamo uno sconsolato e desolante pessimismo. Tale pessimismo nasce dalla costatazione che dal 1984 sino ad oggi, non abbiamo mai riscontrato una benchè minima convergenza o contatto fra gli enti istituzionali preposti alla cultura ed alla creazione di eventi e gli enti preposti alla promozione del turismo.
E' mancata, e crediamo manchi tutt'ora, una figura o un personaggio di spicco e indubbia capacità, esperienza e spessore culturale, in grado di coniugare in maniera competente queste materie (turismo, cultura, promozione).
Appare quindi, dopo tanti anni, sconsolatamente, la dimensione provinciale della gestione manageriale di una città con grandi potenzialità che non riesce a spiccare il volo ( si pensi al Centro Studi Ragghianti e alle belle mostre realizzate, ai convegni storici e storico-artistici promossi da studiosi locali di chiara fama, ai festival musicali di musica classica e contemporanea, al crescente ruolo dell'uiversità Campus e non ultimo al fondamentale ruolo mecenatistico della Cassa di Risparmio di Lucca ).
D'altra parte e nonostante tutto, noi guide saremo sempre disponibili a offrire il nostro contributo di esperienza e collaborazione con tutti coloro che vorranno seriamente contribuire concretamente, e non a parole, nello sviluppo di un turismo locale sostenibile e di alto spessore qualitativo.
A.G.T. provincia di Lucca

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