mercoledì 3 settembre 2008

Testimone di un eccezionale ritrovamento. Mura romane di Lucca



Sfogliavo le foto che stavo catalogando, e mi sono imbattuto in queste fatte nella primavere 2008.
Non ero ancora pratico di blogger e quindi non ho pensato di pubblicare niente.
Rivedendole però, devo dire che la scoperta, avvenuta all'incrocio fra via Guinigi e via dell'Angelo Custode, è veramente eccezionale. A detta degli stessi archeologi (Abela e Ciampoltrini),sono venuto a sapere che questi in realtà non avevano la minima percezione delle reali dimensioni delle strutture fortificate della città di Lucca in epoca quanto meno imperiale. Le foto testimoniano dell'enorme spessore dei conci in calcare bianco che dovevano forse appartenere ad una delle molte torri che si trovavano equidistanti l'una dall'altra a difesa del perimetro murario. E' stata una sopresa per tutti gli archeologi, tanto che Ciampoltrini (locale responsabile per la soprintendenza archeologica della Toscana) ha dichiarato che avrebbe dovuto modificare tutte le pubblicazioni sin qui messe alle stampe.
D'altra parte, chiaccherando informalmente (trattoria da Gigi) con il direttore dell'Archivio di Stato dott. Tori, questi mi diceva che nei documenti medioevali spesso le mura "antiche" in quel tratto venivano menzionate.
Alcuni documenti infatti citano la richiesta da parte dei Guinigi presso gli organi di governo locali preposti all'edilizia, di poter abbattere le antiche mura che fino a quel tempo dovevano sorgere in quei pressi. Quest'ultime forse erano state preservate come un ulteriore ed estrema bariera difensiva in caso di sfondamento di truppe nemiche provenienti dal settore est, sicuramente il più esposto a gli attacchi sopratutto fiorentini.
Si comprende quindi finalmente,perchè Lucca, in epoca di invasioni barbariche, non fosse mai stata conquistata per assalto, ma sempre per contrattazione. Le mura erano imprendibili. Lucca in epoca romana, e sicuramente anche nell'alto medioevo, si poneva, alla luce di questi ritrovamenti, senza dubbio come una delle fortezze cardine nello scacchiere militare difensivo preappenninico.

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